Dolci tentazioni sotto l’albero: la chimica degli zuccheri semplici.

Le feste natalizie sono ormai alle porte e, come sappiamo bene, questo significa una cosa: panettoni, pandori (un vero e proprio dibattito!) spumanti, dolci e cioccolato di ogni tipo. E va benissimo così, perché il cibo è anche sinonimo di convivialità e rappresenta un aspetto culturale fondamentale in Italia. Tuttavia, è importante non dimenticare qualche piccolo consiglio e alcune nozioni di chimica per evitare gli eccessi e soprattutto non farsi ingannare da false informazioni che potrebbero circolare, specialmente in questo periodo. Così, ho deciso di prendere un po’ il ruolo del Grinch e “rovinare” le vostre feste… naturalmente scherzo, ma non troppo! Seriamente, voglio affrontare un tema che spesso viene travisato anche dai media, creando confusione: stiamo parlando di zuccheri! Zuccheri semplici, zuccheri liberi, zuccheri totali… Che confusione! E poi cosa vuol dire? Quanti zuccheri esistono in chimica?

Vediamo insieme gli ultimi aggiornamenti in tema salute e chimica degli alimenti. 

Aggiornamenti CREA e LARN sugli zuccheri liberi: cosa c’è da sapere

Recenti aggiornamenti del CREA (Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione) e dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti) hanno messo in evidenza la crescente importanza di monitorare l’assunzione di zuccheri liberi nella nostra alimentazione. Ma cosa sono esattamente questi zuccheri e come possiamo gestirne l’assunzione?

Cosa sono gli zuccheri liberi?

Gli zuccheri liberi sono gli zuccheri aggiunti agli alimenti o quelli naturalmente presenti in alimenti trasformati, come i succhi di frutta e le bevande zuccherate. In altre parole, gli zuccheri liberi non sono quelli naturalmente contenuti in alimenti come frutta, verdura e latte, ma quelli che vengono aggiunti per migliorare il sapore o per motivi di conservazione. Gli zuccheri liberi sono zuccheri che non sono legati a altre molecole o strutture complesse. Questi includono:

• Monosaccaridi (come il glucosio, il fruttosio e il galattosio) che si trovano liberi in una soluzione o non legati a altre molecole.

Strutture molecolari dei principali monosaccaridi

• Disaccaridi liberi (come il saccarosio) che non sono legati a fibre o amidi, ma sono presenti come zuccheri semplici pronti per essere assorbiti rapidamente.

Struttura molecolare del saccarosio

Potrebbe sembrare sorprendente che gli zuccheri siano contenuti nei saporiti cibi precotti, tuttavia, il motivo è riconducibile alla sicurezza alimentare e all’aspetto tecnologico, avendo gli zuccheri diverse funzioni. Vengono utilizzati come dolcificanti ma anche come conservanti (nel caso dei cibi pronti), aiutano a mantenere l’umidità nella conservazione e il volume (come nelle torte e nei biscotti) e forniscono stabilità durante il congelamento e lo scongelamento. Dovete ricordare, inoltre, che se fate un estratto, gli zuccheri della frutta, prima non liberi, diventano liberi.  

Esempi di zuccheri liberi includono:

• Zucchero da tavola (saccarosio)

• Sciroppi e miele

• Zuccheri aggiunti nelle bevande gassate, nei succhi di frutta, nei dolci confezionati e in altri alimenti trasformati

La nostra dieta comprende diverse categorie e fonti di zuccheri, che possono essere naturali o aggiunti. Gli “zuccheri aggiunti” sono zuccheri raffinati usati nella preparazione dei cibi e come zucchero da tavola. Gli “zuccheri liberi” includono sia quelli naturalmente presenti nel miele, negli sciroppi, nei succhi di frutta e verdura e nei succhi concentrati sia anche gli “zuccheri aggiunti”. ‘Gli “zuccheri totali” sono tutti gli zuccheri presenti nell’alimentazione, compresi quelli naturalmente presenti nella frutta, nelle verdure e nel latte.

https://www.ilcibodellasalute.com/zuccheri-liberi-facciamo-chiarezza/

Le nuove raccomandazioni sugli zuccheri liberi

Il CREA, in linea con le linee guida internazionali, suggerisce di limitare l’assunzione di zuccheri liberi per ridurre il rischio di malattie metaboliche, come l’obesità e il diabete. Secondo gli aggiornamenti dei LARN:

1. Assunzione giornaliera raccomandata:

L’apporto di zuccheri liberi dovrebbe essere inferiore al 10% dell’energia totale giornaliera. Ad esempio, per una persona che consuma circa 2000 kcal al giorno, ciò corrisponde a non più di 50 grammi di zuccheri liberi.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia addirittura di limitare gli zuccheri liberi al 5% delle calorie totali, per massimizzare i benefici per la salute.

2. Zuccheri in alimenti trasformati:

Molti alimenti confezionati contengono elevate quantità di zuccheri liberi, quindi è importante leggere le etichette nutrizionali. Gli zuccheri liberi possono essere indicati con termini come “saccarosio”, “fruttosio”, “glucosio”, “sciroppo di glucosio”, o “miele”.

Perché limitare gli zuccheri liberi?

Una dieta ricca di zuccheri liberi è associata a numerosi problemi di salute, tra cui:

• Aumento di peso e obesità, poiché gli zuccheri liberi sono spesso ad alta densità energetica.

• Aumento del rischio di diabete e malattie cardiache.

• Cavità dentale dovuta alla proliferazione di batteri nella bocca che fermentano gli zuccheri.

Cosa fare?

Per ridurre l’assunzione di zuccheri liberi, è consigliabile:

• Limitare il consumo di bevande zuccherate e snack confezionati.

• Preferire alimenti freschi e non trasformati, come frutta e verdura.

• Verificare sempre le etichette nutrizionali degli alimenti confezionati per scoprire il contenuto di zuccheri aggiunti.

Adottare abitudini alimentari più sane e consapevoli può fare una grande differenza per la salute a lungo termine.

Dott. Francesco Domenico Nucera


FONTI:

• https://www.who.int/publications/i/item/9789241549028

• https://www.efsa.europa.eu/en/infographics/sugar-consumption-and-health-problems

• https://www.efsa.europa.eu/en/efsajournal/pub/7074

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